LA MALEDIZIONE DEL BISSO


Arazzo in bisso marino tessuto da Rita Del Bene 1937
"Gesù Buon Pastore", Rita del Bene, 1937

Qualcuno racconta che nel 1948 Rita del Bene, ultima maestra di bisso a Taranto, vendette 3.500 kg (!!!) di bisso alle seterie Sale di Como, per farne filato da rivendere, e che così facendo osò "saltare" la maledizione contenuta in Apocalisse 34:39. Sempre a detta di qualcuno le conseguenze furono catastrofiche: le macchine tessili si incepparono decretando la chiusura della fabbrica mentre Rita del Bene morì di morte improvvisa appena rientrata nella sua città (essendo nata nel 1909 la poveretta aveva quindi solo 39 anni!).

Ma quanto c'è di vero in tutto ciò?

Facciamo un po' di pulizia:

1) Come abbiamo già scritto in un post precedente, Apocalisse 34:39 non esiste così come non esiste il verso citato ("Maledetta te Babele, non venderai il mio oro a mercanti", ecc.ecc.)

2) Rita del Bene non vendette mai 3.500 kg (!!!) di bisso ad alcuno, nè a Como nè altrove

3) A Como non esisteva nessuna seteria Sale

4) Rita del Bene si dedicò alla lavorazione del bisso in modo serio e senza inventarsi niente, ottenendo nel 1936 il brevetto industriale n.343624 dall'allora Ministero delle Corporazioni.

5) Rita del Bene non morì nel 1948 di morte improvvisa ma nel 1998 all'età di 89 anni, a seguito di patologie legate all'età. 

Si ringrazia il prof. Pasquale Strippoli per la sua gentilezza e disponibilità, con la speranza di avere messo fine una volta per tutte a queste falsità che non hanno niente a che vedere con la cultura, le tradizioni, la memoria.

Chi è Pasquale Strippoli? E' un ex docente, oggi in pensione, di Storia e Filosofia presso il Liceo Scientifico e Classico "G.Moscati" di Grottaglie (TA). Ma soprattutto... è il figlio di Rita del Bene.

Nella Sacra Bibbia non esiste nessuna prescrizione in merito al bisso, così come non esiste nessuna maledizione su quanti traggono profitto da esso. Ancora oggi c'è chi ricava benefici economici dal bisso, "maestri" compresi, con buona pace dei creduloni.

Foto:
"Gesù Buon Pastore", Rita del Bene, 1937

Si tratta di un paliotto in seta e bisso. Rita del Bene ne fece dono all'arcivescovo di Taranto mons. Bernardi insieme ad un conopeo in seta e bisso, una tovaglia d'altare in tulle e bisso, due cuscini per inginocchiatoio in tessuto di bisso imitazione velluto.
(Vedi P.Strippoli, Rita del Bene in "La seta del mare" E.Campi)

PER SAPERNE DI PIU'
Il paliotto è un rivestimento pregiato usato per ricoprire la parte anteriore dell'altare.
Il conopeo è invece la copertura in stoffa del tabernacolo

Testo di Antonella Senis

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