Assuntina e Giuseppina Pes, da dove proviene il loro bisso?


A sinistra le Sig.re Assuntina e Giuseppina Pes
Questa è la risposta che le Signore Assuntina Pes e Giuseppina Pes hanno pubblicato sul loro profilo Facebook in risposta all'ennesimo articolo nel quale si raccontano "inesattezze", si eleva la figura della Signora Chiara Vigo al di sopra di chiunque e si tenta maldestramente di oscurare tutte le altre persone che lavorano il bisso marino e che da anni ne tengono viva la tradizione e la vera storia.

"Ci eè sembrato doveroso rispondere all ' articolo uscito su vanillamagazine il 17 /09 /2017 dove si scrivono molte cose inesatte.

Signora Annalisa Lo Monaco, siamo le sorelle Assuntina e Giuseppina Pes, le tessitrici che a suo dire non lavorano più il bisso perché non sono in grado di procurarselo. Ci spieghi bene cosa intende lei per procurarselo, forse intende dire andare a pescarlo illegalmente? Ci spieghi!!! Con quale diritto lei usa i nostri nomi nel suo scritto? Una appassionata di arte e di storia come lei si definisce, prima di scrivere un ’articolo si dovrebbe accertare della veridicità di quello che scrive. Come da lei scritto la Pinna nobilis è protetta con legge europea del 1992, quindi non si può disturbare, pescare e tanto meno tagliarne i suoi filamenti. La legge non autorizza NESSUNO!!! ad eseguire il lavoro che lei ha descritto nel suo articolo e tanto meno accompagnati dalla Guardia Costiera, ma sta scherzando? La legge che infrange la legge??? Pensiamo che prima di pubblicare uno scritto avrebbe come minimo dovuto rileggerselo, cosa che ci sembra lei non abbia fatto. Noi lavoriamo da ben 35 anni, tessendo lana, lino, cotone e tutto ciò che riguarda la tessitura artigianale artistica, compreso il bisso marino, con la semplice differenza che noi non andiamo a pescarlo, non ci immergiamo a 1 metro e ancor meno a 17 metri di profondità , ma semplicemente lavoriamo tutto ciò che ci è stato donato dagli eredi del maestro Italo Diana e dalla nostra maestra Efisia Murroni a sua volta allieva del maestro nella sua scuola di tessitura e cioè , BISSO DEL 1920 , Il tutto catalogato e fotografato al momento della donazione. Il nostro ultimo lavoro in bisso risale a Maggio del 2017. Non ci riguarda e non ci preoccupa ciò che lei pensa e scrive sulla Signora Vigo. Le chiediamo di correggere il suo scritto su quanto riguarda noi e di non utilizzare più i nostri nomi. Sia lei e tutti gli altri giornalisti, scrittori, amanti dell’arte e della storia come vi definite, vi siete mai posti la domanda e chiedere la documentazione sulla provenienza di tale filato prima di scrivere articoli o libri? Ci sembra proprio di no, altrimenti ve ne guardereste bene prima di scrivere e di far conosce certe inesattezze al mondo. Sant’Antioco e il bisso ha una sua storia e nessuno può arrogarsi il diritto di cambiarla per farne un proprio momento di gloria. Le facciamo inoltre sapere che tra il bisso centenario e quello recente c’è molta differenza. Oggi ci sono in corso degli studi e delle analisi che lo distinguono in anni ed è quindi possibile datarlo allo scopo di evitare il bracconaggio di questa specie protetta e quindi tutelarla."

Ricordiamo che la Sig.ra Vigo afferma in decine di interviste di andare a prelevare il bisso personalmente, immergendosi nelle acque di Sant'Antioco, protetta dalla Guardia Costiera... Queste sue affermazioni sono state poi modificate di recente dichiarando che il bisso in realtà sarebbe antico.

Di seguito le immagini di un'opera delle Sig.re Pes

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