ALCUNE ALLIEVE DELLA SCUOLA DEL MAESTRO ITALO DIANA

filatrici di bisso

"Nella foto le vediamo intente a filare il bisso. Da sinistra:
Assunta Cabras
Emanuela Vacca
Raffaela Schirru
Raffaela Lusci

Alle loro spalle si intravedono i telai nel locale adibito a scuola.

Anche Leonilde Mereu, nonna di Chiara Vigo,apprese la lavorazione del bisso nella scuola di Italo Diana, come già risaputo e come dichiarato persino dalla stessa Chiara Vigo nel 2000. La sua versione nel tempo è cambiata, come per tante altre cose, ma la verità rimane questa.

Quando Iolanda Sitzia (un'altra allieva di Italo Diana) cessò la sua attività di tessitrice, con un grande gesto di generosità donò i suoi disegni a Chiara Vigo, compreso il disegno del Leone.
Questo è testimoniato ancora oggi dai figli della tessitrice e di recente è stato finalmente ammesso dalla stessa signora Vigo proprio con una figlia di Iolanda Sitzia.

Sant'Antioco è divisa:
una parte della cittadinanza chiede un vero museo del bisso marino, dove si racconti storia, si respiri cultura, dove non si prendano in giro i visitatori, dove si racconti il vero nel rispetto di una nostra memoria;
l'altra parte invece ritiene che la mistificazione portata avanti in questi anni si sia rivelata vincente ai fini della promozione turistica della nostra isola nel mondo e reputa quindi doveroso proseguire su quella strada, per il "bene della comunità!" 


Per i sostenitori della mistificazione il fine giustifica i mezzi e bisogna turarsi il naso, per il bene di tutti, perchè l'importante è attirare l'attenzione e far arrivare il turista, il visitatore. Affermano che del resto se si raccontasse la vera storia questa non interesserebbe a nessuno.
Ma quali sono quelle persone che preferiscono essere prese in giro piuttosto che ascoltare vera storia, vera memoria, vera cultura?
Si professano grande amanti delle tradizioni e della cultura ma non si fanno scrupolo di sostenere una colossale bufala che sta facendo il giro del mondo. Altro che amore per le tradizioni e la cultura!

Come se non bastasse, insultano pubblicamente quanti vogliono riportare la promozione del bisso, e dell'isola, nell'ambito della serietà, della cultura, del rispetto di una tradizione, di una memoria...e dell'intelligenza delle persone.
Insultano per indurre al silenzio ma ormai il tabù è stato infranto."


Testo di Antonella Senis tratto dalla pagina Facebook La vera storia del Bisso a Sant'Antioco

Commenti

Post più popolari