IL BISSO E LA PRINCIPESSA BERENICE


Iscrizioni su tomba a Sant'Antioco
otografia di una delle due iscrizioni della tomba ancora in situ, pubblicata da Taramelli nel 1908
La lavorazione del bisso a Sant'Antioco purtroppo è accompagnata da affermazioni che, totalmente prive di fondamento, creano e diffondono disinformazione. Come se non ce ne fosse già abbastanza!
Qualcuno racconta che la lavorazione del bisso sia arrivata sulla nostra isola con la principessa Berenice e che la tomba di questa principessa sia stata scoperta proprio quì, a Sant'Antioco, in un cimitero ebraico, dall'archeologo A.Taramelli. .
Ma come stanno davvero le cose?
A tutt'oggi non si conosce nè come nè quando questa lavorazione sia arrivata a noi. Ma, soprattutto, l'archeologo A.Taramelli non ha mai scoperto nessuna tomba di nessuna principessa a Sant'Antioco !!!
Infatti la catacomba ebraica rinvenuta nel 1894 nella nostra isola è stata datata, dallo stesso Taramelli, fra il IV e il V secolo d.C. e non ha niente a che vedere con la principessa Berenice, figlia di Erode Agrippa I re di Giudea, la quale è invece storicamente attestata nel I sec. d.C.
Ma allora come si spiega la presenza del nome "Beronice" in questa catacomba??
Gli studiosi sottolineano come il nome Beronice sia molto ben attestato nell’orbis romanus e non soltanto in ambito giudaico, in età imperiale questo nome era in uso fra le donne ebree e non.
Inoltre, trattandosi di un nome di origine greca si trova molto ben attestata anche la forma Βερενίκη.
Nella catacomba ebraica di Venosa (Basilicata) oltre al nome Berenice è presente anche il nome Berenicianus che era il nome di uno dei due figli che ella ebbe dal matrimonio con Erode, re della Calcide, suo zio paterno.
In poche parole: la principessa Berenice non fu l'unica ad avere avuto questo nome e la "nostra" Beronice non è la famosa principessa ma una semplice omonima vissuta qualche secolo dopo.
Ma è su questo nome che qualcuno ha costruito la sua favola.

PER SAPERNE DI PIU'....
Nel 1894 a Sant'Antioco fu rinvenuta una catacomba ebraica non molto distante dalla catacomba cristiana, in terreno di proprietà di Virginia Mei, sul pendio del colle dove sorge la chiesa parrocchiale.
All'interno di questa catacomba sono presenti tombe scavate sia sul pavimento roccioso che sulle pareti, ma anche quattro tombe ad arcosolio con alcune iscrizioni.
Una di queste tombe ad arcosolio è bisoma (a due letti):
è la cosiddetta tomba di BERONICE, così chiamata per la presenza della seguente iscrizione sulla lunetta:
"BERONICE/ IN PACE: IUVENIS MORITUR (?) IN PACE" (vedi foto post)
mentre sulla fronte dell'arco è presente quest'altra iscrizione:
"שלום VIVUS (?) BONUS. IN PACE BONUS שלום"
(la parola ebraica שלום significa shalom, cioè "pace").
Le due iscrizioni sono accompagnate da disegni raffiguranti la menorah ossia il candelabro a sette bracci simbolo della religione ebraica (vedi foto post)
Quella che abbiamo sinteticamente descritto non è l'unica catacomba ebraica scoperta a Sant'Antioco. Infatti, poco lontano dalla prima, nel 1920 venne alla luce una seconda catacomba ebraica. L'ipogeo risultò spoglio e violato, rimaneva intatto solo un loculo dell'arcosolio di destra con un'iscrizione dipinta sulla fronte dell'arco. In questa tomba inviolata c'erano anche i resti della deposizione.
Questa catacomba è invece datata tra la fine del III e l'inizio del IV sec. d.C.
In Sardegna si hanno attestazioni sicure di presenze ebraiche, comunitarie o sporadiche, fra tarda romanità e alto medioevo, in diverse località quali Sant’Antioco, Porto Torres, Isili, Capoterra, Macomer, Tharros, Cagliari.
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(Quella che vedete è la fotografia di una delle due iscrizioni della tomba ancora in situ, pubblicata da Taramelli nel 1908.)
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BIBLIOGRAFIA
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- M.Perani, «Gli Ebrei in Sardegna fino al secolo VI: testimonianze storiche e archeologiche», in RM 57,1991;
- P.B.Serra, Elementi di cultura materiale di ambito ebraico dall'Alto Impero all'Alto Medioevo;
- P.B.Serra, Ebrei in Sardegna nel periodo romano imperiale e altomedievale, Cagliari,III, 1998, «Orientalia Karalitana», Quad. 1st. St. Afric. e Orient., Fac. Sc. Polit.,Univ. Cagliari);
- A.M.Corda, Considerazioni sulle epigrafi giudaiche latine della Sardegna romana, Cagliari 1995;
- A.M:Corda, Breve introduzione allo studio delle antichità cristiane della Sardegna, Estratto dal volume ad uso esclusivo degli studenti dell'univ. di Cagliari ai fini del corso di epigrafia latina 2 (A.A 2010-2011);
- R:Zucca, Inscriptiones parietariae Sardiniae. In: Paci,Gianfranco (a cura di). Επιγραφαι: miscellanea epigrafica in onore di Lidio Gasperini. Tivoli, Editrice Tipigraf. V. 2,: ill. (Ichnia,5). ISBN 88-87994-00-5;
- M.Piras, La simbologia ebraica: a proposito dell’ipogeo di Beronice a Sulci
- I.Sanfilippo, Memorie su una grotta funeraria in Sant'Antioco, Iglesias, 1894;
- Taramelli, S. Antioco (Cagliari). Ipogeo con sepoltura giudaica della necropoli sulcitana, in Not. Scavi 1922,
- A.Taramelli, Scavi e scoperte: 1903-1910;
- M.Perani,«Le testimonianze archeologiche in Sardegna», in M.Perani (cur.), I beni culturali ebraici in Italia.Ravenna 2003;

Testo: Antonella Senis

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