LA SCUOLA DEL BISSO DI ITALO DIANA

 
Italo Diana a Sant'Antioco (Foto Alinari)

Italo Diana nacque a Sant'Antioco (1890-1967) e fin dalla più tenera età mostrò un grande interesse per tutte le attività che richiedevano abilità manuali, scoprendo in seguito una particolare propensione per l’artigianato tessile.
Nonostante in quell’epoca le attività di filatura e tessitura fossero considerate una prerogativa esclusivamente femminile, Italo Diana coltivò una vera passione per questi lavori, Investì risorse familiari, pur con il disappunto di sua moglie che non condivideva il suo entusiasmo per il bisso, e negli anni 1923/1924 fondò una scuola di tessitura allo scopo di far vivere la tradizione del bisso marino.
La scuola del maestro Italo Diana aveva sede in via Magenta ed era frequentata da una decina di allieve fra le quali la nonna di Chiara Vigo (Maria Maddalena Rosina Mereu nota Leonilde), Efisia Murroni, Assunta Cabras, Iolanda Sitzia, Margherita Sitzia, Emanuela Vacca, Raffaela Schirru, Raffaela Lusci.
Vi si realizzavano manufatti in lana, lino, cotone, orbace e, naturalmente, bisso marino.
Italo Diana si occupò personalmente del rifornimento della materia prima: egli era solito pagare i pescatori a giornata affinchè gli fornissero le Pinne intere, poi si dedicava all’estrazione dei bioccoli di bisso e infine rendeva le nacchere ai pescatori per la vendita o il consumo alimentare .
La scuola riscosse una certa notorietà nel periodo fascista, le sue produzioni varcarono i confini regionali e furono esposte in varie Mostre, a Venezia, Salsomaggiore e Sorrento oltre che naturalmente nelle varie esposizioni tenutesi in Sardegna, a Cagliari e Sassari.
Archivio storico del comune di Sant'Antioco-testimonianza di Emma Diana, figlia del maestro Italo Diana, corredata di foto e articoli, Italo Diana sarà l'ultimo maestro a tenere una scuola di bisso.


La foto sotto è stata scattata in occasione del viaggio di Vittorio Alinari in Sardegna

Testo: Antonella Senis

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