NESSUNO PUO' TOCCARE LA PINNA NOBILIS E IL BISSO


Bisso marino, certificato della capitaneria di porto
Documento ufficiale della Capitaneria di Porto di Sant'Antioco
LA LEGGE NON AMMETTE OPINIONI O SOLUZIONI PERSONALI:

La Pinna nobilis è sottoposta a regime di protezione e tutela in conformità alla Direttiva 92/43 "Habitat" della Comunità Europea, attuata dal D.P.R. n. 357/1997 modificato e integrato dal D.P.R. 120 del 12 marzo 2003.
E' inserita nella famosa "lista rossa" di tutela rigorosa, l'allegato IV.
Per le specie animali presenti in questa lista vige il divieto di uccisione, raccolta, detenzione (possesso), trasporto, commercializzazione e persino perturbazione in tutte le fasi della vita (vedi art.12 della Direttiva).
In poche parole la nacchera di mare non può essere nemmeno "disturbata".

Fra le diverse versioni fornite nel tempo dalla signora Vigo su come lei si rifornisca della materia prima c'era anche quella di possedere un 'autorizzazione al prelievo del bisso, ma purtroppo neanche questa affermazione corrisponde a verità.
Nel documento in foto è riportata la risposta del comandante della capitaneria di porto di Sant'Antioco ad una richiesta di informazioni su eventuali autorizzazioni e/o concessioni in deroga alla normativa vigente.
La risposta è inequivocabile: NESSUNO è autorizzato ad asportare i filamenti di bisso dall'animale.
(Per motivi di privacy sono stati oscurati sia l'intestazione del richiedente che il numero di protocollo del documento).
Non esistono autorizzazioni in deroga alla normativa vigente e NESSUNO può asportare i filamenti della pinna nobilis. Chiunque sradichi le nacchere per tagliare il bisso commette un illecito e chiunque affermi di possedere l'autorizzazione dice il falso, "maestri" compresi.

Testo: Antonella Senis

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