NELLA LAVORAZIONE DEL BISSO NON ESISTE NESSUNA UNICITA'
Questo
che vedete nella foto è un particolare del bellissimo arazzo realizzato
da Assuntina e Giuseppina Pes, due tessitrici di Sant'Antioco che
svolgono la loro attività da oltre 20 anni ( in modo serio e senza
inventarsi niente).
La sigla centrale IHS è tessuta con il bisso schiarito con il limone mentre il motivo più scuro, intorno, è tessuto con il bisso naturale
La sigla è l'abbreviazione di ΙΗΣΟΥΣ e cioè Gesù in lingua greca antica.
Il filato di bisso utilizzato è stato ottenuto unendo le cortissime fibre fino a ottenere la lunghezza necessaria.
L'arazzo è stato donato dalle sorelle Pes alla Basilica di S. Antioco Martire in segno di devozione al Santo e viene esposto nelle occasioni più solenni.
In questa foto era ancora in fase di lavorazione.
A Sant'Antioco non esiste nessuna unicità nella lavorazione del bisso ( le sorelle Pes ne sono la testimonianza, ma non solo loro!) ed è un bene che sia così perchè se questa lavorazione rappresenta davvero una risorsa per la nostra isola allora ben vengano tutti coloro che sono capaci di eseguirla, mettendo fine a opportunistici distinguo che mirano solamente a mantenere una situazione di inesistente unicità, di personalismo e di esclusiva, portatrici di pretese e veti.
Il vero problema è il reperimento della materia prima.
Infatti la normativa a protezione della Pinna Nobilis è particolarmente restrittiva e NESSUNO è autorizzato ad asportare il bisso dall'animale. (vedi normativa, vedi dichiarazione scritta del comandante della capitaneria di porto di Sant'Antioco).
Dunque chiunque dichiari di possedere un'autorizzazione all'asportazione del bisso dichiara il falso, maestri compresi.
Testo di Antonella Senis
La sigla centrale IHS è tessuta con il bisso schiarito con il limone mentre il motivo più scuro, intorno, è tessuto con il bisso naturale
La sigla è l'abbreviazione di ΙΗΣΟΥΣ e cioè Gesù in lingua greca antica.
Il filato di bisso utilizzato è stato ottenuto unendo le cortissime fibre fino a ottenere la lunghezza necessaria.
L'arazzo è stato donato dalle sorelle Pes alla Basilica di S. Antioco Martire in segno di devozione al Santo e viene esposto nelle occasioni più solenni.
In questa foto era ancora in fase di lavorazione.
A Sant'Antioco non esiste nessuna unicità nella lavorazione del bisso ( le sorelle Pes ne sono la testimonianza, ma non solo loro!) ed è un bene che sia così perchè se questa lavorazione rappresenta davvero una risorsa per la nostra isola allora ben vengano tutti coloro che sono capaci di eseguirla, mettendo fine a opportunistici distinguo che mirano solamente a mantenere una situazione di inesistente unicità, di personalismo e di esclusiva, portatrici di pretese e veti.
Il vero problema è il reperimento della materia prima.
Infatti la normativa a protezione della Pinna Nobilis è particolarmente restrittiva e NESSUNO è autorizzato ad asportare il bisso dall'animale. (vedi normativa, vedi dichiarazione scritta del comandante della capitaneria di porto di Sant'Antioco).
Dunque chiunque dichiari di possedere un'autorizzazione all'asportazione del bisso dichiara il falso, maestri compresi.
Testo di Antonella Senis
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